Chiese sconsacrate in Italia

In Italia negli ultimi anni centinaia di chiese che hanno dovuto ripensare il proprio ruolo. Il mutamento della situazione demografica e sociale e della pratica religiosa, negli ultimi decenni, ha reso eccessivo in alcuni luoghi il numero delle chiese, con la conseguente necessità di una diversa destinazione d’uso. In un altro articolo abbiamo parlato delle più belle chiese sconsacrate in giro per il Mondo.

In questo articolo ci fermeremo in Italia, alla scoperta di tutti quegli edifici religiosi che oggi hanno ripreso e cambiato vita. Sono migliaia le chiese e le strutture monastiche sconsacrate su tutto il territorio italiano; molte di queste sono in stato d’abbandono ma molte altre sono state recuperate e trasformate in edifici storici, aperti alle visite, in nuovi centri culturali o di aggregazione sociale.



L’isola di san Servolo



L’isola di san Servolo - Venezia

A pochi minuti di battello dalla centralissima piazza san Marco di Venezia, troviamo questa piccola meraviglia, sede di un convento benedettino trasformato poi in un ospedale psichiatrico. Oggi l’isolotto è una cittadella dello studio, della ricerca e della cultura dove soggiornano studiosi ed universitari ma anche artisti e turisti provenienti da tutto il Mondo. Il bellissimo parco è stato spesso utilizzato da artisti contemporanei per numerose installazioni; tra le opere permanenti si segnalano le sculture di Pino Castagna, Pietro Consagra, Sandro Chia, Fabrizio Plessi, Gianni Aricò e Oliviero Rainaldi.

 

San Paolo Converso – Milano

Nel cuore della città, all’incrocio tra corso Italia e piazza sant’Eufemia, si trova la chiesa di san Paolo Converso, sconsacrata e chiusa al pubblico dal 1808. Dal 2014 ospita la sede dello studio “CLS Architetti”, che usa gli spazi interni per organizzare eventi e mostre restituendo alla città un importante spazio espositivo. Nata nel Cinquecento come chiesa dell’annesso convento della congregazione delle Angeliche; nel 1808, a seguito delle soppressioni conventuali di epoca napoleonica, il monastero venne chiuso, la chiesa sconsacrata e adibita a magazzino. I restauri cominciarono nel 1932 e la chiesa venne destinata a sala per concerti di musica sacra; per l’ottima acustica venne adibita a sala d’incisione per le registrazioni discografiche fin dagli anni Sessanta, in particolare per l’etichetta discografica “La voce del padrone”. Lo studio di registrazione, detto “la Basilica”, restò attivo fino al 1982.

 

Santi Teresa e Giuseppe – Milano

La chiesa barocca dei santi Teresa e Giuseppe nella centrale via della Moscova è diventata una biblioteca multimediale usata per conferenze e convegni. Abbandonata da decenni e usata come sede distaccata della biblioteca nazionale braidense, la chiesa venne restaurata radicalmente grazie al progetto di MxM, che decise di utilizzare l’antico sito religioso come primissima biblioteca senza libri in Italia, un centro del sapere multimediale e luogo di cultura.

 

Sant’Andrea de Scaphis – Roma

Tra i vicoli del quartiere di Trastevere, l’oratorio medievale di sant’Andrea de Scaphis venne sconsacrato nel 1942, quando la confraternita dei Vascellari venne sciolta. Dal 2015 l’antica chiesa è diventata la sede della galleria d’arte contemporanea di Gavin Brown. Nell’affascinante spazio espositivo sono tanti gli artisti contemporanei che possono esprimersi con mostre, monologhi e presentazioni.



San Paolo Converso – Milano



Oratorio del Gonfalone – Roma

La chiesa di santa Maria Annunziata del Gonfalone, a pochi passi dalla centralissima via Giulia venne sconsacrata dal 1960. Da allora ospita la sede del coro polifonico romano. La chiesa venne costruita nel Cinquecento sui resti di un’antica confraternita: presenta un pregiatissimo soffitto ligneo e dodici affreschi del Manierismo romano che ritraggono la storia della “Passione di Cristo”. I prestigiosi ambienti del complesso del Gonfalone si prestano anche all’organizzazione di eventi culturali, scientifici e congressuali. Le sale ospitano convegni, presentazione di libri, mostre fotografiche e di pittura.




Santi Demetrio e Bonifacio – Napoli

Nel centro storico della città si trova questa chiesa del Settecento diventata aula magna della facoltà di architettura dell’università Federico II. Qui dall’ultimo restauro del 1986 vi si tengono seminari, mostre, convegni e sedute di laurea. La chiesa conserva tre interessanti dipinti datati 1748: San Demetrio e San Bonifacio, la Madonna con Bambino e i Santi Paolo eremita, Leonardo abate e Ignazio martire, rispettivamente di Nicola Maria Rossi, Antonio Romeo e Gennaro Gamba.




Chiesa dell’Immacolata – Savoca (provincia di Messina)

Nel centro storico del comune, set cinematografico per alcune scene del celebre film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, sorge la seicentesca chiesa dell’Immacolata. Chiusa al culto dal 1940 è oggi sede del Centro filarmonico. La chiesa, un tempo ricca di opere d’arte e di altari pregiati, era dedicata a sant’Antonio da Padova ma veniva popolarmente chiamata la chiesa dell’Immacolata. Quando venne sconsacrata tutte le opere vennero trasferite nella vicina chiesa di san Nicolò. Nel 2003 la chiesa venne restaurata realizzando un’opera architettonica in legno a forma di chiglia di nave, studiata appositamente per favorire l’acustica. Il Centro filarmonico organizza anche mostre ed incontri culturali.

 

 

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