Chinatown a Milano: un viaggio in Via Paolo Sarpi

Via Paolo Sarpi, a Milano, rappresenta un punto di riferimento per la comunità cinese meneghina e per tutti coloro i quali hanno voglia di scoprire qualcosa in più su questa millenaria cultura senza inciampare nell’ennesimo elenco di stereotipi. Storica ed affascinante, Via Paolo Sarpi si trasforma durante il Capodanno Cinese ed ospita una gigantesca e coloratissima parata. Scopriamo cosa vedere e cosa fare in questa zona.




Capodanno cinese in Via Paolo Sarpi





Via Paolo Sarpi

Via Paolo Sarpi è l’arteria centrale del quartiere cinese di Milano. Riqualificata circa dieci anni fa, oggi è una strada pedonale piacevole da percorrere, con una pavimentazione in pietra, aiuole e spazi verdi. Ci troviamo vicinissimi all’iconica piazza Gae Aulenti e la zona è ricca di negozi di tutti i tipi. Fate un giro all’Oriental Mall, centro commerciale a cinque piani in cui acquistare spezie, matcha, alghe, tofu e tutti i prodotti tipici, e da Kathay Food, il più grande supermarket etnico d’Italia.




Ravioleria Sarpi

Che decidiate di mangiare qui o, semplicemente, di acquistare i ravioli crudi da preparare a casa, non potete non passare da qui. Tappa obbligata per tutti gli amanti della cucina asiatica, la (ormai famosissima) Ravioleria è un posto in cui trovare squisiti ravioli fatti a mano. Oltre ai famosissimi ravioli, preparati nella bella cucina a vista, trovate anche alcune specialità più particolari. Come il baozi, un panino ripieno cotto a vapore oppure i Mo (panini cotti al forno ripieni di carne di maiale brasato).




KTV Sarpi 33

Uno dei posti più divertenti e trash della città. Qui potrete scatenarvi al karaoke in diverse stanze, ciascuna dotata di consolle per la scelta delle canzoni, uno schermo sul quale scorrono le immagini con il testo e due microfoni mobili.




Via Paolo Sarpi





Ordinare un bubble tea

Di assoluta tendenza fino a qualche tempo fa, la mania del bubble tea è decisamente meno invadente ma il trend resiste al tempo. Recatevi da Chateau Dufan ed ordinate una di queste originali bevande a base di thé e latte contenenti delle sfere di tapioca, frutta o gelatina di cocco. Se non l’avete mai provate ci spiace rovinarvi la sorpresa ma…esplodono letteralmente in bocca sprigionando un gusto unico!




Otto

Un localino dall’arredamento essenziale e tantissime piante, tavoloni e sedie rigorosamente in legno. Perfetto per rilassarsi ed allontanarsi per un po’ dal caos metropolitano in un ambiente accogliente.




S’Lab Milano

Si trova proprio all’inizio di Via Paolo Sarpi questa pasticceria. Costola del poco distante e già celebre Parigi Dolci, S'LAB è un bar con pasticceria cinese moderna con cucina a vista attraverso un grande oblò di vetro.Il menù è piuttosto ricco: tantissimi i tè: alla frutta, al latte o alla crema di latte, ma anche soda drink, granita/frappuccino e caffè. Speciale la granita agli azuki e le molte declinazioni del tè verde giapponese matcha. Ovviamente concentratevi sui dolci: c’è assolutamente l’imbarazzo della scelta. Dall’originale “mille-crepe” (alle rose, tiramisù, matcha cioccolato o matcha) alle tante roll cake di ispirazione giapponese (al mango o alla fragola).




Le origini della Chinatown milanese

La comunità cinese ha iniziato ad insediarsi a Milano negli anni Venti grazie all’arrivo di un gruppo proveniente da Parigi. Negli anni Ottanta l’immigrazione è diventata più intensa, con lo spostamento di intere famiglie invece che uomini soli. Inizialmente specializzata nelle attività di produzione e commercio all’ingrosso di abbigliamento e pelletteria, dalla fine degli anni Novanta l’area di via Paolo Sarpi si è popolata di altre tipologie di attività commerciali fino a diventare un punto di riferimento per lo street food asiatico.

 

Prenota il tuo viaggio

I nostri consigli:

  • Cosa mettere in valigia: cellulare e scarpe comode
  • Libro da leggere: Una contessa a Chinatown. Milano, 1953. La seconda indagine di Margherita Grande di Dario Crapanzano
  • Periodo consigliato: tutto l'anno
  • Viaggio da fare: in coppia o in famiglia
  • Aforisma: "Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone." (Thor Heyerdahl)

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