Crema: cosa vedere in un giorno

Crema è una piccola cittadina lombarda con un centro storico ricco di bei palazzi signorili, edifici antichi e scorci suggestivi. Scopriamo insieme cosa vedere in questo piccolo angolo di storia incastonato tra tre grandi province: Milano, Bergamo e Cremona.




Vista di Cremona dal Torrazzo




Piazza Duomo

Questa piazza è il cuore di Crema. Centralissima, si snoda ad U intorno alla bella Cattedrale e tutti gli edifici che lambiscono i lati sono porticati. È proprio qui che è sorto il primo nucleo di Crema ed oggi qui si incrociano le arterie principali che la tagliano in due: via Cavour/via Matteotti da Nord a Sud e via Mazzini/via XX Settembre da Est a Ovest. Alle estremità di queste due vie ci sono le sole porte cittadine sopravvissute: porta Serio e porta Ombriano. Qui in piazza troviamo anche l’ufficio della Pro Loco, utile per ottenere interessanti informazioni turistiche.



Torrazzo di Crema

L’elemento attraverso il quale facciamo il nostro ingresso nella piazza principale di Crema, piazza del Duomo, è il Torrazzo. Anche noto come Arco del Torrazzo rappresenta una porta rinascimentale della città, che collega la piazza a via XX settembre. Il Torrazzo divide in maniera asimmetrica il palazzo comunale e si compone di due piani, divisi tra loro attraverso cornici in cotto. L’arco al pian terreno è dotato di tre fornici con sopra lo stemma cittadino posizionato tra due finestre dotate di timpano triangolare. Al di sopra, un piccolo balcone in marmo, è posto subito sotto all’orologio che, ai lati, è dotato delle statue di San Vittoriano e San Pantaleone. Al culmine del Torrazzo di Crema si trova infine l’acroterio a sei lati coperto da una cupola allungata dotata di segnavento. Il lato esterno del Torrazzo è caratterizzato invece da un leone di San Marco, a ricordo della dominazione veneziana.



Duomo di Crema – Cattedrale di Santa Maria Assunta

L’edificio più importante che si affaccia su piazza del duomo è, come ovvio, la cattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero il duomo cittadino. La facciata del duomo di Crema si presenta con una forma a capanna, suddivisa da tre grandi archi a tutto sesto che richiamano lo stile romanico, ben rappresentato anche dal portale di ingresso sormontato nella lunetta dell’arco cordonato a tutto sesto. Ai lati del portone si trovano infine due bifore anch’esse inscritte in una forma ad arco. Sulla sommità si trova una bella loggetta decorativa dotata di ben trentatré colonne in marmo. In stile gotico è invece il rosone centrale, dotato di una raggiera a sedici colonne, intrecciata da archetti a tutto sesto. Di suggestione medievale è invece il simbolismo numerico che coinvolge tutta la facciata: tre guglie che richiamano il numero della trinità, trentatré colonne che ricordano gli anni vissuti da Gesù. Internamente la cattedrale di Santa Maria Assunta si presenta suddivisa in tre navate, con l’abside posizionato su quella centrale e, due cappelle su quelle laterali. L’intero duomo di Crema è ricchissimo di opere d’arte al suo interno.




Santa Maria della Croce




Santuario di Santa Maria della Croce

Una delle icone di Crema. Posto circa a un chilometro dalla stazione dei treni vanta origini legate ad un miracolo piuttosto bizzarro della Madonna. Si narra, infatti, che dove oggi si trova il santuario venne accoltellata a morte Caterina degli Uberti, una giovane nobile di Crema. La donna, resasi conto delle condizioni critiche in cui si trovava, chiese alla Madonna di impartirle i sacramenti prima di morire. Apparve così Maria che fermò subito le sue emorragie e che la portò presso una vicina casa di contadini, presso cui passò la notte essendo le porte di Crema già chiuse. La mattina successiva Caterina venne visitata e il prete le diede i sacramenti, a questo punto le emorragie ripresero a sanguinare e Caterina morì. All’interno del Santuario è possibile vedere ancora oggi una copia della spada con cui Caterina venne uccisa. L’aspetto del santuario di Santa Maria della Croce è piuttosto insolito per i canoni dell’epoca, quando venne costruito su di una pianta a croce greca. Anche le dimensioni erano piuttosto ampie, tanto che la parte centrale a pianta circolare esternamente ed ottagonale internamente, raggiunge un’altezza di ben 35 metri.



Ex Convento di Sant’Agostino – Museo Civico di Crema e del Cremasco

Un museo interessante che ha sede nell’antico convento di Sant’Agostino, costruito nella prima metà del XV secolo per i frati agostiniani. Si trattava di una confraternita molto dedita alla cultura, tanto che anticamente qui si trovava anche una biblioteca piuttosto rifornita. Dopo le soppressioni napoleoniche il convento venne trasformato in una caserma che ospitò dapprima i soldati francesi, poi quelli asburgici e infine i soldati del regno d’Italia che rimasero qui fino al 1945. Nel 1959 nacque ufficialmente il museo civico di Crema e del Cremasco, che aprì i battenti nel 1963. Al suo interno si può ancora oggi ripercorrere la storia di Crema e dei territori limitrofi, attraverso la sezione archeologica, dotata di numerosi reperti; la sezione storica; la sezione artistica, che raccoglie per lo più dipinti creati a partire dal XVI secolo e con alcuni pezzi moderni e contemporanei e la sezione musicale che testimonia la ricca tradizione musicale della città.

 

Chiesa di San Giacomo

Si tratta di uno stretto edificio dietro al quale si innalza il campanile con guglia sulla sommità. La chiesa venne originariamente costruita nel XIII secolo, ma fin da subito subì diverse fasi di ricostruzione. L’aspetto attuale deriva dalla revisione barocca operata nel Eettecento. Oltre ai ricchi dipinti, prodotti a partire dal cinquecento, degna di nota è anche la fonte battesimale rinascimentale risalente al 1539 e posizionata davanti all’altare della prima cappella di sinistra

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I nostri consigli:

  • Cosa mettere in valigia: macchina fotografica
  • Libro da leggere: ll sarto di Crema di Eugenio Giudici
  • Periodo consigliato: primavera, estate, autunno
  • Viaggio da fare: in coppia
  • Aforisma: "D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda." (Italo Calvino)

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