Halloween a Milano: tour dei luoghi da brivido in città

Nell’immaginario collettivo Milano è la città del glamour, della moda, della movida. Ma, in realtà, è una città con una personalità complessa, capace di offrire ai propri visitatori anche un lato piuttosto oscuro.

Ecco quindi un breve elenco di attrazioni non esattamente turistiche: luoghi inesplorati, per lo più sconosciuti, per un tour della Milano più misteriosa.




Chiesa di San Bernardino alle Ossa




Chiesa di San Bernardino alle Ossa, in piazza Santo Stefano

Famosa chiesa in centro a Milano dalle pareti interamente composte da teche di scheletri rinvenuti quando, nella seconda metà del Seicento, venne dismesso il vicino ospedale, ora sede dell’Università Statale di Milano. Una spiegazione che potremmo definire “ufficiale”. Ufficiosamente, infatti, sono in molti a sostenere che siano i teschi dei cristiani che gli eretici uccisero prima dell’anno Mille. Una leggenda narra che un teschio appartenente ad una bambina che si trova a destra dell’altare la notte del 2 novembre prenda vita, invitando tutti gli altri scheletri a ballare per tutta la notte. Insomma, che ci crediate o meno, si tratta di un luogo misterioso ed un po’ macabro.  Assolutamente imperdibile. L’ossario è aperto dalle 7.30 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 18.00 (il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 12.00) e l’ingresso è gratuito.

 

Via Bagnera, la via più stretta di Milano

Si trova nei pressi di via Torino, in pieno centro ed è conosciuta per essere una delle vie più strette d’Europa. Pare che si siano compiuti proprio qui gli omicidi del “mostro di Milano”. Il Mostro di Milano, al secolo Antonio Boggia, fu il primo serial killer italiano. Cominciò ad uccidere nell’aprile del 1849. La polizia riuscì ad arrestarlo grazie alla testimonianza di una sopravvissuta.  

 

Piazza Sant'Eustorgio: la statua dedicata a San Pietro Martire

L’originale statua ha una spada conficcata nella testa e si trova in Piazza Sant'Eustorgio. La statua celebra San Pietro Martire, un frate nominato Inquisitore di Milano e Como da papa Innocenzo IV, con il compito di coordinare i processi della Santa Inquisizione che erano stati affidati ai domenicani della basilica di Sant'Eustorgio. Paladino della Cristianità contro le eresie e le stregonerie era un giudice inflessibile: le presunte streghe venivano bruciate nella piazza dietro alla basilica, dove oggi sorge il parco di Piazza Vetra. Quando il frate accusò di eresia il ricco Stefano Confalonieri di Agliate, quest’ultimo si vendicò organizzando un agguato ai danni di Pietro, che venne massacrato dai sicari con una mannaia e due fendenti, prima alla testa poi al petto. Una leggenda racconta che al momento di depositare la salma di Pietro nel sarcofago ci si accorse che l’arca era troppo corta per contenere il corpo del santo. L’arcivescovo di allora, Giovanni Visconti, pensò quindi di fargli staccare la testa conservandola a casa sua come reliquia separata. Da quel momento però venne tormentato da terribili emicranie, che cessarono solo quando si decise a riportare la reliquia nella basilica. Da allora san Pietro Martire, oltre che patrono dell’Inquisizione, divenne per tradizione popolare protettore dal mal di testa. Nel giorno che ricorda la sua morte, l’ultima domenica di aprile, i milanesi usavano andare “a pestà el cò in sant’Ustorg” cioè appoggiare il capo contro l’arca (o strofinare un panno sull’urna e avvolgerlo intorno alla testa) per preservarsi da emicranie per tutto l’anno.



La basilica di Sant’Eustorgio



La basilica di Sant’Eustorgio e la madonna con le corna

Principale teatro dell’Inquisizione a Milano, e delle leggende dei re Magi racchiude un capolavoro di arte rinascimentale e la curiosa rappresentazione di una Madonna con le corna. Fu Vincenzo Foppa ad affrescare la Cappella Portinari, in cui troviamo la Madonna con le corna. Nella parete a destra dell’arca Foppa disegnò una Madonna con bambino, entrambi ornati di corna. L’affresco racconta uno dei tanti miracoli di Pietro da Verona, quando si accorse che il demonio si era presentato assumendo le sembianze della Vergine. La Cappella Portinari è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18; l’ingresso è sulla sinistra della basilica e costa 6 euro.



Piazza Vetra e l’inquisizione a Milano

Piazza Vetra prendeva il nome dai «vetraschi», i giovani lavoranti che vicino a un canale di scolo grattavano con cocci di vetro le pelli degli animali durante il processo di conciatura. Era il centro di un quartiere popolare e malfamato. Come abbiamo detto era qui che si tenevano i processi e le condanne ad eretici, streghe e stregoni di tutta la Lombardia. I processi avvenivano in Sant’Eustorgio e, verso la metà del Cinquecento, furono spostati a Santa Maria delle Grazie. Per l’esecuzione di Caterina Medici, accusata di aver tentato di avvelenare con pozioni magiche il senatore Luigi Melzi nel 1617, venne eretto addirittura un palco perché il pubblico potesse assistere. Alcuni roghi ed esecuzioni erano avvenuti anche prima come quello di Guglielma la Boema, morta a Milano in odore di santità nel 1281, il cui corpo venne esumato per essere bruciato per eresia in piazza Vetra. Il 12 novembre 1641 vengono bruciate alla Vetra Anna Maria Pamolea, padrona, e Margarita Martignona, sua serva. Sono le ultime due streghe condannate a Milano.




Santa Maria delle Grazie

Dal 1558, anno di intensissima repressione anche nei confronti di vescovi sospettati di simpatizzare con la Riforma di Lutero, la sede milanese dell’Inquisizione venne spostata a Santa Maria delle Grazie per iniziativa del domenicano fra Michele Ghislieri, inquisitore supremo e futuro papa  (sarà Pio V). La fine dell’Inquisizione a Milano fu sancita nel 1775, quando Maria Teresa d’Austria stabilì che i giudici dell’Inquisizione nello Stato di Milano non sarebbero più stati sostituiti alla fine del loro mandato. Con la morte dell’ultimo Inquisitore milanese, Giovanni Francesco Cremona (1779), la sede di Milano cessò definitivamente le sue funzioni. L’ultimo rogo di Santa Maria delle Grazie però, verrà organizzato dopo la fine dell’Inquisizione. Tra giugno e agosto del 1788 vengono bruciati nel chiostro di S. Maria delle Grazie, per volere dell’imperatore Giuseppe II, tutti i documenti relativi all’Inquisizione di Milano, che coprivano il periodo dal 1314 al 1764, provocando un grave vulnus alla futura ricerca storica.

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I nostri consigli:

  • Cosa mettere in valigia: scarpe comode
  • Libro da leggere: Storia dell'Inquisizione in Italia - Tribunali, eretici, censura di Christopher F. Black
  • Periodo consigliato: Autunno
  • Viaggio da fare: In coppia o in famiglia
  • Aforisma: Spesso sono gli inquisitori a creare gli eretici. (Umberto Eco, Il nome della rosa)

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