Parco regionale del Frignano: Natura da scoprire

Oggi andremo alla scoperta di un bellissimo parco dell’Appennino modenese è anche detto "parco regionale dell'Alto Appennino Modenese". Si sviluppa sull'Alto Appennino Modenese con oltre 15mila ettari di estensione ed un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2.000 della vetta del Cimone, il monte più alto dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il Parco presenta un ambiente naturalisticamente ricco ed estremamente variegato. Habitat unici, di cui preservare la biodiversità, perfetti per crescita e conservazione di specie rare, vegetali ed animali. Circhi glaciali convivono con altri trasformati in torbiere, boschi di faggete con ampie distese di sottobosco, vallette nivali si insediano alle pendici delle montagne più alte.

 



Monte Cimone





Raggiungere il Parco

Per raggiungere Montecreto, Pievepelago, Fiumalbo (zona centrale del parco)bisogna uscire dal casello Modena Sud, allo svincolo girare a destra (SP623, Strada Vignolese) in direzione Modena e seguire la strada per 2,3 km. Arrivati alla rotonda prendere la terza uscita per via Nuova Estense (SS12) e seguire la strada per 62 km: mantenere le indicazioni per Pavullo/Abetone. Arrivati a Pavullo proseguire ancora: si oltrepassano i paesi Lama Mocogno, Borra, Sanatorio, Fignola, La Santona, Barigazzo, Pra di Sotto. Da Pra di Sotto continuare sulla via Giardini SS12 per 11 km. Arrivati a Sant'Andrea Pelago proseguire in direzione Pievepelago. Arrivati a Pievepelago si può proseguire per Fiumalbo e trovare le indicazioni per Montecreto.




Punti di interesse Naturalistico

Il Parco del Frignano si presenta ricco e variegato, caratterizzato da paesaggi incontaminati. All'interno dell'area protetta sono presenti due zone di particolare interesse: la zona compresa tra il monte Cimone, il Libro Aperto ed il lago Pratignano e la zona dei monti Giovo e Rondinaio, entrambe SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale). Il monte Cimone, costituito da rocce arenarie, ospita molte specie a diffusione più nordica che trovano rifugio in praterie e rupi. Nel versante settentrionale si sviluppa la vegetazione tipica delle vallette nivali, all'interno della quale è possibile osservare piante rarissime e praterie popolate di marmotte sulle quali è possibile scorgere l’aquila reale. Dai laghi glaciali ai castagneti secolari, passando per le praterie sommitali, i boschi di conifere e le rocce arenarie del monte Cimone, per scoprire tutte le caratteristiche naturali del territorio del Parco non c'è che l'imbarazzo della scelta.




Bambini che si divertono nella Natura




Cultura

Antica area d'insediamenti umani, l'alto Frignano conobbe una consistente presenza umana con i Liguri Friniati, rimasti sul territorio fino allo scontro con i Romani, ai quali si deve il primo tracciato (Via Bibulca) di attraversamento del crinale verso la Toscana, poi integrato nel Medioevo dalle vie legate ai pellegrinaggi verso Roma. Nel Parco sono numerose le tracce dell'attività umana nel corso dei secoli, dai centri storici dei comuni alle borgate, dagli ospitali alle pievi, dalle corti contadine alle più antiche "capanne celtiche", dai mulini fino ai metati.

 


Ospitalità

Le strutture ricettive che si trovano all'interno del Parco regionale del Frignano sono principalmente a carattere rurale (agriturismi, bed&breakfast) e si caratterizzano per la spiccata ospitalità e per la tranquillità che sono in grado di offrire. Anche le strutture alberghiere dei centri abitati dei comuni del Parco offrono alloggi e ospitalità di alto livello, con una gestione attenta all'ambiente e alla tutela delle risorse naturali. Un’attenzione che si ritrova anche nelle strutture deputate alla ristorazione, dove gustare i sapori della cucina tipica. I prodotti tipici locali sono la caciotta vaccina (tipiche in tutto il territorio montano modenese denominazione del marchio "Tradizioni e Sapori di Modena");  il mirtillo nero (la maturazione dei frutti avviene tra luglio e settembre e nel Parco del Frignano è in vigore un regolamento che stabilisce tempi e modi di raccolta); il marrone (dal Marrone di Zocca a quello del Frignano che sono denominazioni del marchio "Tradizioni e Sapori di Modena") e la crescentina, l'antico pane montanaro per eccellenza.

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I nostri consigli:

  • Cosa mettere in valigia: scarpe da trekking
  • Libro da leggere: Andare per parchi nazionali di Antonio Canu
  • Periodo consigliato: autunno, primavera, estate
  • Viaggio da fare: in coppia, in famiglia
  • Aforisma: "Pensa che grande rivoluzione planetaria ci sarebbe se milioni di ragazzi di tutte le parti del mondo con i loro zaini sulle spalle cominciassero ad andare in giro per la natura" (Jack Kerouac)

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