Trentino Alto Adige: tour eno-gastronomico

L'Alto Adige, con le sue straordinarie specialità tipiche, è senza alcun dubbio il sogno di ogni buongustaio. Un tour eno-gastronomico in Alto Adige può davvero essere un'avventura totalizzante: vale la pena affrontare il viaggio anche solo per assaggiare le delizie di questa terra. Qui potrai trovare natura incontaminata e tante specialità uniche. In questi territori, caratterizzati da valli rigogliose, la cultura vinicola è profondamente radicata ed offre prodotti straordinari. L'aria pulita e gli eccezionali scenari naturali rendono l'Alto Adige una tappa obbligata per chiunque decida di concedersi un viaggio rilassante ed il piacere di una cucina genuina e gustosa.




Trento




Trento

Il nostro viaggio inizia dalla città di Trento, bella e austera, solcata dall’Adige. Trento ha origini antichissime ma è soprattutto la sua storia religiosa ad aver lasciato i segni più tangibili sulla città. Nel XVI secolo, infatti, fu sede del famoso Concilio della Controriforma. Il Duomo conserva il crocifisso davanti al quale furono promulgati i decreti del Concilio. Sempre sulla piazza del Duomo, imperdibile il duecentesco Palazzo Pretorio. La gastronomia locale risente dell’influenza veneta: qui infatti troverai polenta, stoccafisso con verdure, pasta e fagioli; ma anche lombarda (trippa, ravioli) e tedesca (canederli, strudel).




Val Venosta

Uno dei prodotti più famosi dell’Altro Adige, esportato in tutto il Mondo, è senza dubbio il famoso Speck dell'Alto Adige IGP, da assaggiare con una delle tante varietà locali di pane come il tradizionale Schüttelbrot (pane di segale croccante) o il Vinschger Paarl, pane nero tipico della Val Venosta in Alto Adige (ma anche della Valle di Sole in Trentino). La Val Venosta è una valle dell'Alto Adige occidentale ed è, senza dubbio, una valle per buongustai. Questa valle è caratterizzata da un clima particolare, con molto sole, vento e scarse precipitazioni, che rendono i prodotti agricoli e le specialità locali davvero unici. Come nel caso delle antiche varietà di frutta della valle, le albicocche della Val Venosta e la pera Pala, che sopravvivono grazie ai contadini, custodi della tradizione agricola. Specialità locali, prodotti caserecci ed antiche tradizioni che sono certo un valore aggiunto per un territorio bellissimo che non ha bisogno di presentazioni. Durante le settimane enogastronomiche (da fine agosto fino a novembre) troverai piatti autunnali e prodotti locali come i crauti di Lasa o la pera Pala di Glorenza al formaggio di malga dell’Alta Val Venosta. Anche attraverso gli eventi tradizionali come il Törggelen a Castelbello, la Festa della tradizione e del gusto a Prato allo Stelvio o le Giornate della mela di Silandro potrai gustare specialità tipiche della cucina altoatesina, preparate con ingredienti freschi e regionali.




Lago di Resia, Val Venosta




Val di Non

Vale certo la pena visitare la ValNon , famosa per le deliziose mele altoatesine, anch'esse prodotti IGP. Qui troverai anche il miele, molte piante officinali ed aromatiche e lo squisito yogurt di Vipiteno. La Val di Non è una valle del Trentino, situata nella parte nord-occidentale della provincia autonoma di Trento. La cucina locale è ricca e variegata ed in valle abbondano ristoranti ed agritur dove una sosta è d’obbligo. Qui potrai fare fare apple trekking ma anche wine trekking, grazie ai meravigliosi vigneti di montagna.





Val d'Isarco

L'autunno è la stagione del tradizionale Törggelen, durante il quale si assaggia il vino novello accompagnato da castagne, speck e molte altre specialità locali. Il Törggelen è un'usanza culinaria autunnale diffusa soprattutto nella Val d'Isarco e nel Burgraviato, in Alto Adige che si effettua principalmente nel periodo della festa del ringraziamento. Verso la fine della vendemmia, quando le foglie di vite ingialliscono, ha inizio il "Törggelen", la “quinta stagione”. I masi contadini e le aziende agricole da inizio ottobre a fine novembre aprono le proprie stuben ed accolgono i visitatori offrendo loro le specialità della cucina altoatesina. I piatti sono quelli della tradizione. I ravioli “Schlutzkrapfen”, i canederli, la carne salmistrata e le salsicce con crauti. Ma anche le castagne arrostite ed i krapfen accompagnati dal “Siaßer”, il mosto d’uva, e dal vino nuovo. Questa tradizione popolare nacque dalla consuetudine di incontrarsi in cantina a fine vendemmia, per degustare assieme la nuova annata. Il termine “Törggelen“ deriva da “torggl“ (lat. torquere) e significa torchio. È quindi il momento ideale per provare i classici Canederli allo Speck, la zuppa d'orzo, il Gröschtel o uno dei mille piatti altoatesini. Tra i dolci, sono sicuramente da provare lo Strudel e i Krapfen.

Elemento irrinunciabile di ogni tour enogastronomico in Alto Adige sono i suoi eccellenti vini. La regione vanta infatti ben tre vitigni autoctoni: la Schiava, vino rosso leggero, fresco e fruttato; il Lagrein, vino rosso corposo; e il Gewürztraminer, un bianco profumato e molto aromatico. Il vino bianco della Val d'Isarco tra l'altro dà vita ad una deliziosa ricetta altoatesina: la zuppa al vino bianco. Non mancano poi naturalmente liquori aromatici, distillati di frutta e grappe.

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I nostri consigli:

  • Cosa mettere in valigia: scarpe da trekking, macchina fotografica
  • Libro da leggere: Guida all'orientamento naturale per l'escursionista di Tristan Gooley
  • Periodo consigliato: autunno e primavera
  • Viaggio da fare: in famiglia o in coppia
  • Aforisma: Ho bisogno di conoscere la storia di un alimento. Devo sapere da dove viene. Devo immaginarmi le mani che hanno coltivato, lavorato e cotto ciò che mangio. (Carlo Petrini)

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