I tesori dell’Armenia

L’Armenia è un Paese dalle terre incontaminate che sorge sulle montagne del Caucaso Minore. Circondata da fiumi e laghi che compensano la mancanza del mare confina con Georgia, Iran, Turchia e Azerbaijan. Meta purtroppo ancora decisamente sottovalutata da molti viaggiatori, l’Armenia, in realtà è destinazione molto affascinante.

Trattandosi di un paese essenzialmente montuoso, i mesi migliori per visitare l’Armenia sono giugno e settembre, i meno piovosi. Per chi non soffre il caldo anche luglio e agosto sono mesi interessanti, ricchi di eventi, ma ricordati che al di sotto dei 1000 metri di altitudine si superano quasi spesso i 40 gradi. La storia dell’Armenia è molto travagliata, segnata da invasioni, conquiste e tragedie le quali culminano dell’orribile Genocidio Armeno (perpetrato dall’Impero Ottomano dal 1915 al 1916) che ha portato alla morte di oltre 1,5 milioni di persone.

Cosa vedere, che cosa fare, cosa mangiare? Seguiteci in questo viaggio e preparatevi a vivere una nuova avventura.





Rovine del tempio Zvartnos a Yerevan





Cosa vedere in Armenia

Yerevan

Capitale del Paese, Yerevan è una città molto antica ma anche molto moderna. Curata e pulita e semplice da visitare grazie alla metropolitana. Si trova a quasi 1000 metri di altitudine ed è attraversata dal fiume Hrazdan; se il cielo è sereno, da tutte le parti della città si può vedere la cima innevata del monte Ararat, al confine con la Turchia. Non lontano dal centro si trova la Cattedrale di San Gregorio Illuminatore, la più grande chiesa armena del Mondo formata da tre diverse cattedrali. A pochi passi dalla Cattedrale trovi la bellissima Moschea Blu, l’unica in tutta la città. Altra meta imperdibile in città è la Cascade, un’immensa scalinata che collega la città con la collina adiacente. All’inizio della scalinata c’è la famosa scultura Gatto di Fernando Botero, la prima opera dell’esposizione a cielo aperto che si snoda su tutta la scalinata e prende il nome di Museo Cafesjian. Dalla cima della Cascade potrai godere di un panorama incredibile su tutta la città!

A Yerevan ha anche sede la fabbrica del famoso brandy Ararat: un liquore molto particolare. Partecipa ad una delle visite guidate allo stabilimento con degustazione.

 


Memoriale del Genocidio Armeno

Poco distante dal centro di Yerevan, si trova il Memoriale del Genocidio Armeno, al cui interno si trovano numerose sculture, ed il Museo del Genocidio, nel quale si racconta questa grande tragedia.

 


Echimiadzin e Zvarnots

25 chilometri a ovest di Yerevan si trova la cittadina di Echimiadzin, che può essere considerata il Vaticano Armeno: è la sede del Catholicos, il capo della Chiesa Armena. L’intera città, insieme alla vicina Zvarnots, è stata dichiarata Patrimonio dell’UNESCO nel 2000. A Echimiadzin si trovano chiese di diverse epoche: la più importante è la Cattedrale, è la più importante di tutta l’Armenia, costruita tra il III e il IV secolo. Zvarnots invece, merita una visita per i resti della grandiosa Chiesa di San Gregorio l’Illuminatore, che purtroppo è stata quasi interamente distrutta da un terremoto: secondo le fonti dell’epoca si trattava di una delle più imponenti e sfarzose cattedrali del mondo.




Geghard




Il Monastero di Geghard

Patrimonio dell’UNESCO, questo spettacolare monastero fu fondato nel IV secolo da San Gregorio l’Illuminatore, che ne costruì il primo nucleo all’interno di una grotta, dove si trovava una sorgente sotterranea. All’interno del complesso monasteriale di Geghard si trovano numerose chiese, cappelle e sculture, e si possono vedere anche diverse khachkar, i cippi funerari in pietra decorata tipici dell’Armenia. Anche il paesaggio dei dintorni contribuisce a rendere questo monastero un luogo di rara bellezza: si trova infatti all’interno della gola del fiume Azat, dove si alternano montagne innevate e guglie rocciose. Sulla strada che porta al monastero si trova anche il bel Tempio di Garni, costruito nel I secolo d. C.





Il Monastero di Noravank e il Canyon Armeno

Spostandosi ancora più a sud, si incontra un paesaggio molto simile a quello del Grand Canyon, fatto di terra rossa e profonde gole: si tratta della Valle del fiume Amaghu. In questo paesaggio duro e selvaggio sorge il Monastero di Noravank, costruito nel XIII secolo. All’interno del monastero si trova la bellissima Chiesa di Surb Astvatsatsin (ovvero, Santa Madre di Dio): tutti i bassorilievi della chiesa sono perfettamente conservati e, uniti alla bellezza del paesaggio, rendono il Monastero di Noravank una delle tappe imperdibili per chi visita l’Armenia!

 

Se state pianificando un viaggio in Armenia, il costo maggiore di cui tener conto è il biglietto aereo, visto che non ci sono collegamenti diretti con compagnie low cost. Per fortuna però, il costo di hotel e ristoranti è piuttosto economico. Le carte di credito sono accettate solo in alcuni luoghi turistici quindi munitevi di contanti.  

Prenota il tuo viaggio

I nostri consigli:

  • Cosa mettere in valigia: abiti per vestirsi a strati, in modo da adattarsi facilmente a seconda del cambio di altitudine
  • Libro da leggere: Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio. Lo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti di Alessandro Aramu, Gian Micalessin, Anna Mazzone
  • Periodo consigliato: estate, autunno
  • Viaggio da fare: In coppia, in gruppo
  • Aforisma: La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto. (Charles Bukowski)

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